Pranoterapia e Benessere di Coscarelli Valerio
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La Pranoterapia

Il Prana in sanscrito indo tibetano significa diversi concetti tutti collegati fra loro: "Anima, Spirito, Energia vitale, Soffio".
La Pranoterapia è una pratica indiana e tibetana che ha le sue origini in tempi molto lontani databili circa 4000 anni fa.
I procedimenti di guarigione sono molto semplici e in alcuni casi persino rapidissimi, ma presuppone un continuo lavoro per sviluppare o tonificare l'energia del "Guaritore Pranoterapeuta" con almeno 1 ora al giorno di lavoro sul proprio "C'hi" (Energia interiore), attraverso pratiche cinesi e tibetane come il C'hi-Kung (lavoro sul C'hi), il T'ai-C'hi-Chuan e/o lo Yoga.
La Pranoterapia ha come scopo quello di aprire dei canali, nel corpo, attraverso l'imposizione delle mani nei CHAKRA (luogo di introduzione del prana) che in forma continua emanano il "flusso benefico dell'anima".
I Chakra (ruota, o porta) sono disposti nel corpo in sette punti fondamentali e in altri 108 secondari; fungono da canali nei quali inserire la sostanza benefica del guaritore.
Tanto più il "Guaritore" sarà una persona "positiva" tanto più esso avrà il potere di aiutare il paziente.
Mediamente la quantità di sedute si aggirano dalle tre alle nove.
Fin da subito il paziente avverte un cambiamento interiore e una strana ma piacevole sensazione di benessere che potrà sfociare in guarigione o quantomeno in un notevole miglioramento.
I mali più comuni dove questa pratica ha più effetti sono: malattie influenzali, articolari, muscolari, infiammazioni, depressione, dolori mestruali, anoressia eccetera, in sostanza quasi ogni tipologia di male.
Fin dalla prima seduta è possibile stabilire la probabilità di guarigione che nel circa 90% dei casi è totale.
La Pranoterapia ristabilisce gli equilibri perduti togliendo accumuli di energia in alcune parti per aggiungerne altra dove vi si presenta una mancanza.
La pranoterapia dal Gennaio 2007 è stata definita una professione intellettuale che opera per il benessere e nel 1994 il CNEL (Ministero del Lavoro) convocò a Roma alcune Associazioni di categoria più rappresentative chiedendo di formare un codice deontologico per la categoria; l'incarico di coordinare i lavori fu dato al Presidente A.N.P.S.I. Luciano Muti. La necessità di inserire nei tempi brevi la pranoterapia nella banca dati delle libere professioni salute delle persone.

Il Consiglio dei Ministri nella seduta del 23 Ottobre 2007 ha approvato il decreto legislativo recante: "Attuazione della direttiva 2005/36/ce relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali", già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 261 del 9 Novembre 2007 per il riconoscimento delle Associazioni idonee alla formazione professionale, e discipline Bio-Naturali di cui la Pranoterapia fa parte. Il Pranoterapeuta è stato ritenuto affine alla categoria degli Architetti. (Solo se richiesta dal medico può definirsi pratica sanitaria).
 

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PERLE DI SAGGEZZA
“Che tu possa cancellare dalla tua vita le parole: odio, crimine, disillusione, tristezza, debolezza, malattia, impossibilità, tradimento, paura, orgoglio, invidia, avidità, falsità, scoraggiamento, rinuncia e vendetta, poiché sono esse la tela del ragno che abita la tua mente, inconsciamente alimentate dalla tua volontà. Che a partire da questo momento tu riempia il vuoto che si è aperto nella tua mente e nella tua anima con le parole: amore, fede, speranza, carità, pace, comprensione, certezza, fiducia, purezza, luce eterna”.

Cesar Romao, "II giardiniere di Dio".


Una scimmia sedeva sulla sponda di un lago e vide il riflesso della luna nell'acqua. Incantata, entrò nell'acqua per prenderlo. Ma più cercava di afferrarlo e più il riflesso si sottraeva, frantumato in mille altri riflessi causati dalle onde che la scimmia produceva. La scimmia non riusciva a capire che era solo un riflesso. Alla fine, in un ultimo disperato tentativo di acchiappare la luna, si tuffò nell'acqua e annegò. Se avesse smesso di agitare l'acqua e avesse guardato in alto, avrebbe visto la vera luna nel cielo.

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